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Kit frizione LuK RepSet OPEL - ALTRE MARCHE

Kit frizione LuK RepSet 624 3226 19...............................219.82 € Iva e trasporto incl.

Kit frizione LuK per Opel e altre marche


Diametro [mm] = 240N° denti = 20Informazione tecnica = Kit 2 ricambi (meccanismo & frizione)Informazione tecnica = Senza meccanismo di disinnesto


RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM):- OPEL : 66 06 039 - 93194079 - 66 06 039 - 93194079
- ALTRE MARCHE : 300 651 186 - 300 651 186
- ALTRE MARCHE : 1 424 F22 10 - L014240F2210 - L016240F2210 - 1 424 F22 10 - L014240F2210 - L016240F2210

Kit frizione LuK RepSet MERCEDES-BENZ Classe G 230, 240, 300

Kit frizione LuK RepSet 623 1221 00...................................223.48 € Iva e trasporto incl.

Kit frizione LuK per Mercedes Benz


Diametro [mm] = 230






Questo ricambio auto kit frizione (623 1221 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
MERCEDES-BENZ CLASSE G (W460)

  • 230 G (460,2) (75kW) - da 02-1980 a 02-1987
  • 230 G (460,2) (66kW) - da 03-1979 a 03-1993
  • 230 GE (460,2) (90kW) - da 05-1987 a 05-1992
  • 230 GE (460,2) (92kW) - da 04-1982 a 04-1992
  • 240 GD (460,3) (53kW) - da 03-1979 a 03-1987
  • 300 GD (460,3) (65kW) - da 12-1979 a 12-1991

MERCEDES-BENZ CLASSE G (W461)
  • 230 GE (461.238, 461.239) (90kW) - da 02-1993 a oggi
  • 230 GE (461) (92kW) - da 06-1993 a oggi

Kit frizione LuK RepSet 622 0242 06 RENAULT 1.6 TD, 2.0, 2.4, 2.2


Kit frizione LuK RepSet 622 0242 06..............................138.08 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 220

RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- RENAULT : 77 11 134 058 - 77 11 134 057 - 77 11 134 054 - 77 01 472 069 - 77 01 463 625 - 77 01 463 624 - 77 01 462 511 - 77 01 462 511 - 77 01 463 624 - 77 01 463 625 - 77 01 472 069 - 77 11 134 054 - 77 11 134 057 - 77 11 134 058
- ALTRE MARCHE : 003434 - 616844 - 627035 - 801002 - 801063 - 003434 - 616844 - 627035 - 801002 - 801063
- ALTRE MARCHE : 1850 480 714 - 3000 128 001 - 3000 441 001 - 1850 480 714 - 3000 128 001 - 3000 441 001
- ALTRE MARCHE : QKT1063AF - QKT262AF - QKT1063AF - QKT262AF
- ALTRE MARCHE : GCK381AF - GCK381AF
- ALTRE MARCHE : 212.7205 - KK-467 - 212.7205 - KK-467
- ALTRE MARCHE : CTK246 - CTK246
- ALTRE MARCHE : TCK3115 - TCK3115
- ALTRE MARCHE : 52 899 050 - HK 5068 - HK 8938 - S 00631 A - 52 899 050 - HK 5068 - HK 8938 - S 00631 A
- ALTRE MARCHE : LCK 161 - LCK 161
- ALTRE MARCHE : NCK 115 - NCK 115

Questo ricambio auto kit frizione (622 0242 06) si può montare anche sui seguenti veicoli:
RENAULT 18 (134_)


RENAULT 18 Variable (135_)

RENAULT 20 (127_)


RENAULT FUEGO (136_)

RENAULT TRAFIC Autobus (T5, T6, T7)
RENAULT TRAFIC Autobus (TXW)

RENAULT TRAFIC Pianale piatto/Telaio (P6)

RENAULT TRAFIC Pianale piatto/Telaio (PXX)
RENAULT TRAFIC Furgonato (T1, T3, T4)

RENAULT TRAFIC Furgonato (TXX)

Kit frizione LuK RepSet BMW 318 TD, 320 TD, 520 TD


Kit frizione LuK RepSet 623 3001 00.............................168.58 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 228
N° denti = 10
Informazione tecnica = Kit 3 ricambi (meccanismo & frizione & spingidisco)




RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- BMW : 7 500 062 - 21 21 7 523 619 - 21 21 7 500 062 - 21 21 1 223 672 - 1 223 672 - 7 523 619 - 1 223 672 - 21 21 1 223 672 - 21 21 7 500 062 - 21 21 7 523 619 - 7 500 062 - 7 523 619
- ALTRE MARCHE : QKT2100AF - QKT2100AF
- ALTRE MARCHE : 1 699 076 01 - 1 699 100 04 - L-01699-0076-01 - L-01699-0100-04 - 1 699 076 01 - 1 699 100 04 - L-01699-0076-01 - L-01699-0100-04
- ALTRE MARCHE : HK 7537 - HK 7537

Questo ricambio auto kit frizione (623 3001 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
BMW 3 (E46)


BMW 3 Compact (E46)

BMW 3 Coupé (E46)


BMW 3 Cabriolet (E46)

BMW 3 Touring (E46)

BMW 5 (E39)

BMW 5 Touring (E39)

Kit frizione LuK RepSet SUBARU 1.2


Kit frizione LuK RepSet 618 0968 60..............................162.48 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 180






RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- ALTRE MARCHE : QKT1943AF - QKT1943AF
- ALTRE MARCHE : GCK564AF - GCK564AF
- ALTRE MARCHE : ADS 73010 - S110007 - ADS 73010 - S110007
- ALTRE MARCHE : TCK3746 - TCK3746
- ALTRE MARCHE : HK 9158 - HK 9158

Questo ricambio auto kit frizione (618 0968 60) si può montare anche sui seguenti veicoli:
SUBARU JUSTY I (KAD)


SUBARU LIBERO Autobus (E10, E12)
  • 1.2 4WD (E12, KJ8) (38kW) - da 08-1986 a 08-2000

Nuova Citroen C1 - Caratteristiche e Stile

Nuova Citroen C1, il 'lato bello' della City Car

Fonte: www.ansa.it/


GINEVRA - Anteprima mondiale a Ginevra della Nuova Citroen C1. Obiettivo: replicare il successo della precedente che ha venduto oltre 760.000 esemplari dal lancio del 2005.

Nuova Citroen C1 trasporta fino a 4 adulti e offre spazi generosi per i posti anteriori e posteriori con le dimensioni compatte pari a 3,46 metri in lunghezza, 1,62m in larghezza e 1,45 m in altezza, sia in versione 3 che 5 porte. Nuova city car 'frizzante e disinvolta' è proposta in versione 3 e 5 porte, anche con tetto in tela apribile elettricamente Airscape.

Nuova Citroen C1: offre più design, più confort grazie alle dimensioni di soli 3,46m, con la maneggevolezza del raggio di sterzata di 4,80m. più tecnologia utile con equipaggiamenti semplici come il Touch Pad 7 pollici con Mirror Screen per comandare le applicazioni dello smartphone direttamente dal Touch Pad, Keyless Access&Start, telecamera di retromarcia e Hill Assist. La massa è contenuta in 840 kg, con motore ai migliori livelli in termini di consumi e emissioni di CO2. Lo stile dinamico ed energico è sottolineato dalla continuità visiva tra parabrezza e vetri laterali, con montanti del parabrezza neri e profili dei vetri cromati, secondo la versione.

Il frontale riprende gli elementi che caratterizzano i nuovi modelli della Marca: proiettori in due parti che, abbinati ai gruppi ottici ellittici, conferiscono alla vettura un look vivace e allegro. La plancia minimal e strutturata è vivacizzata da tocchi di colore: sul profilo del sistema multimediale, sulle modanature degli aeratori e sulla base della leva del cambio. Gli interni sono completati da pannelli delle porte in tinta con la carrozzeria. Il look da city car moderna e cool può essere completato con cerchi da 14'' e 15'', e cerchi in lega da 15'' diamantati. Nuova Citroen C1 è ergonomia pensata per rendere più facile la vita di tutti i giorni: bagagliaio da 196 litri, pratico e accessibile, con cappelliera removibile. Con i sedili posteriori ripiegati il volume del bagagliaio arriva a 780 litri. Nuova Citroen C1 propone la nuova motorizzazione 1.2 VTi 82. Questo motore 3 cilindri 1,2 litri da 82 Cv, prodotto in Francia, utilizza tecnologie innovative, efficienti e parsimoniose: consumi di 4,3 l/100 km ed emissioni di CO2 di 99 g/km, senza compromettere la vivacità e il piacere di guida. Con coppia di 116 Nm e accelerazione da 0 a 100 km/h in 11 secondi, questa motorizzazione potenzia la capacità della nuova Citroen C1 di uscire dalla città.


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Kit frizione LuK RepSet FORD Sierra 2.0


Kit frizione LuK RepSet 624 1632 00.............................302.78 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 240







RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- FORD : RV92BX-7L596-AA - 5029625 - 5026860 - V92BX-7L596-AA - 5026860 - 5029625 - RV92BX-7L596-AA - V92BX-7L596-AA
- ALTRE MARCHE : ECK 1348 - ECK 1348
- ALTRE MARCHE : GCK796AF - GCK796AF
- ALTRE MARCHE : TCK3562 - TCK3562
- ALTRE MARCHE : HK 9586 - HK 9586
- ALTRE MARCHE : NCK 562 - NCK 562


Questo ricambio auto kit frizione (624 1632 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
FORD SIERRA 2 volumi /Coda spiovente (GBC, GBG)

Kit frizione LuK RepSet CITROEN 2.8 HDI - FIAT 2.8 HDI - PEUGEOT 2.8 HDI


Kit frizione LuK RepSet 624 3096 00...................................200.30 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 235







RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- PEUGEOT : 2052.45 - 2050.A8 - 2050.A8 - 2052.45
- FIAT : 71782069 - 71734934 - 71722750 - 71719218 - 71712932 - 71712932 - 71719218 - 71722750 - 71734934 - 71782069
- CITROEN : 2052.46 - 2050.C1 - 2050.C1 - 2052.46
- ALTRE MARCHE : 76392 - 76392
- ALTRE MARCHE : 821359 - K614S - 821359 - K614S
- ALTRE MARCHE : 3000 951 307 - 3000 951 307
- ALTRE MARCHE : QKT2122AF - QKT2122AF


Questo ricambio auto kit frizione (624 3096 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
CITROEN JUMPER Autobus (230P)

  • 2.8 HDi (94kW) - da 09-2000 a 09-2002
  • 2.8 HDi 4x4 (94kW) - da 09-2000 a 09-2002

CITROEN JUMPER Pianale piatto/Telaio (230)

  • 2.8 HDi (94kW) - da 09-2000 a 09-2002

CITROEN JUMPER Furgonato (230L)
  • 2.8 HDi (94kW) - da 09-2000 a 09-2002
  • 2.8 HDi 4x4 (94kW) - da 09-2000 a 09-2002

FIAT DUCATO Autobus (230)
  • 2.8 JTD (94kW) - da 11-2000 a 11-2002
  • 2.8 JTD 4x4 (94kW) - da 11-2000 a 11-2002
  • 2.8 TDI (90kW) - da 10-1997 a 10-2002
  • 2.8 TDI 4x4 (90kW) - da 07-1999 a 07-2002

FIAT DUCATO Pianale piatto/Telaio (230)
  • 2.8 JTD (94kW) - da 11-2000 a 11-2002
  • 2.8 TDI (90kW) - da 12-1998 a 12-2002

FIAT DUCATO Furgonato (230L)
  • 2.8 JTD (94kW) - da 11-2000 a 11-2002
  • 2.8 JTD 4x4 (94kW) - da 11-2000 a 11-2002
  • 2.8 TDI (90kW) - da 10-1997 a 10-2002
  • 2.8 TDI 4x4 (90kW) - da 06-1999 a 06-2002

PEUGEOT BOXER Autobus (230P)
  • 2.8 HDi (93kW) - da 10-2000 a 10-2001
  • 2.8 HDI (94kW) - da 11-2000 a 11-2002

PEUGEOT BOXER Autobus (244, Z_)
  • 2.8 HDi (94kW) - da 04-2002 a oggi
  • 2.8 HDi (107kW) - da 04-2004 a oggi
  • 2.8 HDi 4x4 (94kW) - da 04-2002 a oggi

PEUGEOT BOXER Pianale piatto/Telaio (244)
  • 2.8 HDi (94kW) - da 04-2002 a oggi
  • 2.8 HDi (107kW) - da 04-2004 a oggi
  • 2.8 HDi 4x4 (94kW) - da 04-2002 a oggi

PEUGEOT BOXER Pianale piatto/Telaio (ZCT_)
  • 2.8 HDi (93kW) - da 10-2000 a 10-2001
  • 2.8 HDI (94kW) - da 11-2000 a 11-2002

PEUGEOT BOXER Furgonato (230L)
  • 2.8 HDi (93kW) - da 10-2000 a 10-2001
  • 2.8 HDI (94kW) - da 11-2000 a 11-2002

PEUGEOT BOXER Furgonato (244)

  • 2.8 HDi (94kW) - da 04-2002 a oggi
  • 2.8 HDi (107kW) - da 04-2004 a oggi
  • 2.8 HDi 4x4 (94kW) - da 04-2002 a oggi

Kit frizione LuK RepSet OPEL 1.7 CDTI - VAUXHALL 1.7 CDTI

Kit frizione LuK RepSet 623 3234 09..................................269.84 € Iva e trasporto incl.


Diametro [mm] = 230
N° denti = 14
Informazione tecnica = Kit 2 ricambi (meccanismo & frizione)
Informazione tecnica = Senza meccanismo di disinnesto




RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- OPEL : 16 06 513 - 16 06 513


Questo ricambio auto kit frizione (623 3234 09) si può montare anche sui seguenti veicoli:
OPEL ASTRA H


OPEL ASTRA H Station wagon
OPEL ASTRA H GTC
OPEL ASTRA H Van


OPEL COMBO Cassone / Furgonato / Promiscuo


OPEL COMBO Tour


OPEL CORSA C (F08, F68)


OPEL CORSA C Furgonato (F08, W5L)
OPEL MERIVA

VAUXHALL ASTRA MK V 2 volumi /Coda spiovente
  • 1.7 CDTI (74kW) - da 03-2004 a oggi

VAUXHALL ASTRA MK V Station wagon
  • 1.7 CDTI (74kW) - da 08-2004 a oggi

VAUXHALL ASTRA MK V Sport Hatch
  • 1.7 CDTi (74kW) - da 02-2005 a oggi

VAUXHALL COMBO
  • 1.7 CDTI 16V (74kW) - da 12-2004 a oggi

VAUXHALL CORSA Mk II
  • 1.7 CDTI 16V (74kW) - da 04-2004 a oggi

VAUXHALL MERIVA
  • 1.7 CDTI 16V (74kW) - da 04-2004 a oggi

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 619 3086 00................................205.18 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 190








Codici originali:
OPEL: 16 06 447
VAUXHALL: 93185864



Audi A3 Sportback - Caratteristiche, pregi e difetti






AUDI A3 SPORTBACK

Per avere più sprint, sempre turbodiesel c’è l’Audi A3 Sportback 2.0 TDI da 150 CV, affiancata da quella da 184, già in regola con le norme Euro 6. 

Brillanti pure le versioni a iniezione diretta di benzina, anch’esse sovralimentate: 1.2 TFSI da 105 CV, 1.4 TFSI da 122 CV, e, soprattutto, la 1.4 TFSI da 140 CV. 

Completano la gamma la 1.8 TFSI da 179 CV e la S3 2.0 TFSI da ben 300 cavalli (anche queste entrambe Euro 6).




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Name


VERSIONE CONSIGLIATA

La Young ha un prezzo accattivante, ma fa rinunciare – fra l’altro – al sistema che permette di variare la risposta del motore, del cambio e del servosterzo adattandola al percorso e al proprio stile di guida: meglio la Attraction, che offre inclusi nel prezzo pure i cerchi in lega di 16” (in opzione ci sono anche quelli di 17” e di 18”). 

Considerato il carattere “dinamico” dell’Audi A3 Sportback, il motore “giusto” è il 2.0 turbodiesel da 150 cavalli, che rappresenta un valido compromesso fra prestazioni e consumi.

PERCHÉ SÌ

Qualità costruttiva: I materiali dell’abitacolo e la cura per i dettagli è al livello di vetture di categoria superiore.

Estetica: L’aggiunta delle portiere posteriori non ha penalizzato l’equilibrio della linea, anzi: la Sportback è slanciata e grintosa almeno quanto la versione a tre porte.

Guida: Grazie allo sterzo preciso e alle sospensioni solide, fra le curve si viaggia spediti: la A3 è un’auto da famiglia, ma sa divertire.

Sicurezza: Di serie l'A3 Sportback offre sette airbag, e fra gli optional ci sono anche il sistema che avvisa se si esce involontariamente dalla propria corsia e il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori.


PERCHÉ NO

Quinto posto: Il divano è sagomato per ospitare al meglio soltanto due persone: un eventuale quinto passeggero viaggia scomodo.

Vani portaoggetti: I ripostigli sono meno di quel che ci si aspetta; inoltre, non è previsto un vano climatizzato.

Visibilità posteriore: In “retro” è meglio affidarsi ai sensori di distanza (che non sono di serie per tutte le versioni): il lunotto è piccolo e la visuale offerta dagli specchietti poco ampia.

Prezzo: D’accordo che la A3 è una vettura ben fatta e in grado di mantenere il valore nel tempo, ma costa cara e di alcuni accessori è difficile fare a meno.

Nuove Audi 2014 - A3 Sportback, Audi A3 Cabrio, AUDI TT

AUDI A3 Sportback, Audi A3 Cabrio, AUDI TT...
   

Cosa dobbiamo aspettarci da questo 2014? Sicuramente, per quel che ci riguarda, diversi input degni di nota. Le grandi case hanno pianificato al meglio l’anno in corso d’opera, per cui sarà possibile ammirare svariate novità.


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In casa Audi si parla da diversi mesi di tre modelli in particolare.

In primis l’attesissima A3 Sportback TCNG a metano, “new-entry” assoluta del listino. 

Senza contare l’A3 Cabrio e la nuova TT, che verrà ufficialmente commercializzata entro fine anno. 

Tra i veicoli appena citati è inutile dire che l’A3 a metano sia di gran lunga la più interessante. 
Audi, infatti, ha deciso per la prima volta di sperimentare questa tipologia di alimentazione. E non è detto ovviamente che sia l’ultima, visto che da diverso tempo l’esigente pubblico di “audisti” reclama a gran voce delle vetture elettriche e a metano.

Audi A3 Sportback a metano.


La parola d’ordine della nuova A3 è essenzialmente una sigla: TCNG. Trattasi di una fusione tra TFSI abbinato a CNG, ovvero i motori di ultima generazione dotati di turbocompressore con doppia alimentazione benzina-metano.


Per dar vita a questa soluzione sono stati installati due serbatoi in materiali compositi nella parte inferiore del bagagliaio (senza intaccare la normale capacità di carico) con una capienza massima di 16 kg di gas naturale. Tutto ciò finisce per influire sull’autonomia in marcia dell’auto, che adesso è di 1300 km. La velocità massima si attesta sui 197 km/h, a testimonianza della buona resa complessiva di questa novità assoluta.



Audi A3 Cabrio 2014

L’A3 Cabrio 2014 può contare sulle consuete motorizzazioni, ma al contempo su diversi particolari innovativi. Rispetto al precedente modello, la nuova serie conta su dimensioni maggiori ed è più bassa. Il bagagliaio ha capienza di 275 litri. Sensibilimente ridotto il peso complessivo della vettura grazie all’utilizzo della nuovapiattaforma MQB e al cofano realizzato in alluminio. La novità motoristica è rappresentata dalla gamma gasolio, visto l’ingresso dell’1.6 TDI 110 CV Ultra.


AUDI TT 2014
Grande incertezza sul fronte Audi TT 2014.

La nuova versione verrà svelata con ogni probabilità a Marzo, nel corso del Salone di Ginevra. Al momento, dunque, si può fare riferimento solo alle indiscrezioni recentemente trapelato.

Per cui le prime anticipazioni riguardano soltanto il profilo estetico dell’auto. La forma sembra essere la medesima del modello precedente, mentre le novità dovrebbero concentrarsi su due fari supplementari, fanali a Led e due terminali di scarico laterali che convergono verso il centro proprio come nella prima serie della TT.

Alfa Romeo Mito e le sue caratteristiche

ALFA ROMEO MITO: Un mito che farà parlare di se anche nell'Olimpo



Alfa MITO è una bella macchina, piccola, che si guida bene. Ha un look un pò strano, ma ha carattere. Voto 8 su 10.

Comfort 6 su 10

La Mito ha una strana abitudine di diventare un scomoda sui dossi e le grandi virate – anche se affronta bene con la roba più piccola in città. Non è enorme, e in fondo a meno di non essere ungiocatore di basket.., ma la sesta marcia così lunga rende i viaggi molto cool.

Prestazione 7 su 10

Il 1.4 litri turbo è una vera chicca super veloce, roba buona: 0-100 kmh in 8sec , 200 kmh , 153 cavalli con l’ overboost. Ci si sente un po ‘più veloce che nella vita reale e il Q2 elettronico differenziale autobloccante funziona bene.

Fattore Trendy 9 su 10

Le vetture di piccole dimensioni con carattere sono di gran moda in questo momento – e la Mito ha punteggi alti. Persone che ricordano l’Alfasud potrebbero provare un po ‘emozione per un mitico modello Alfa più economico, più accessibile.

Qualità 6 su 10

Sembra piuttosto buona su tutta la linea – anche se la longevità è sempre stato il problema dell’ Alfa – vedremo.

Comfort di Guida 8 su 10

Il differenziale autobloccante funziona davvero, in modo che il Mito è una vettura veramente grintosa. Mito ha anche un ‘DNA sportivo’ interruttore che ti permette di modificare la durezza dello sterzo, controllo overboost e di controllo della stabilità, con tre assetti tra ‘dinamico’, ‘normale’ e ‘per ogni occasione’. Quando sterza rimane piatta, con una resistenza nel sottosterzo.

Praticità 8 su 10

Non è una macchina grande, ma lo spazio è adeguato. Uno stile con un poco più di arrotondamento delle forme non ha fatto mai male a nessuno comunque.

Costi di gestione 5 su 10

La Mito è abbastanza a buon mercato – anche se non bisogna dimenticare che Veloce è ‘solo’ un 1.4 – almeno fino a quando non ci sarà una versione GTA. I consumi sono ottimi e pompa C02 per 153g/km, quindi abbastanza bene a differenza delle altre Alfa.

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Ammortizzatori KYB Alfa 159, Berlina e Sportwagon


Ammortizzatori KYB per Alfa Romeo 159


KYB aggiunge alla sua gamma gli ammortizzatori per la Alfa 159, Berlina e Sportwagon (disponibili da subito).
 

Si tratta di ammortizzatori di tipo telescopico e realizzati con tecnologia gas-idraulica.



L’offerta è prevista per le seguenti versioni della “media” del biscione: 1.9 JTS, 2.2 JTS, 1.9 JTDM (con distribuzione a 8 e 16 valvole), 2.4 JTDM 4WD, 3.2 JTS 4WD.

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Caratteristiche Alfa Romeo Giulietta 2014

Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM 140 CV
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L'AUTO IN SINTESI
Vivace e gratificante da guidare, la Giulietta si rivela pure piuttosto moderata; per contro il comfort sullo sconnesso risente delle sospensioni decisamente sportive, studiato per privilegiare la duttilità di guida. La Exclusive è la versione di punta: costa parecchio ma la dotazione è ricca.

PERCHÉ COMPRARLA
Una berlina “da pilotare”

Con i suoi 140 CV, questa versione “intermedia” della gamma turbodiesel della Alfa Romeo Giulietta rappresenta un interessante compromesso: alle prestazioni brillanti abbina consumi contenuti. Fra le curve convince con le sue notevoli qualità dinamiche, che nell’esemplare in prova erano accentuate dallo Sport Pack e dai cerchi di 18 pollici (tutti optional a pagamento), ma a parte i limiti di comfort imposti dalle sospensioni sportive, si presta anche alla marcia in città e ai lunghi viaggi. La Exclusive è cara, ma anche meglio equipaggiata delle altre versioni.
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Apprezzata per la linea originale e grintosa e per l’abitacolo curato, l’Alfa Romeo Giulietta non disdegna i motori a gasolio, e così fra la “base” 1.6 da 105 CV e la “top” 2.0 da 170 CV si inserisce la variante intermedia protagonista di questa prova, mossa sempre da un “due litri”, ma con 140 CV: è l’ottimale compromesso per chi, senza rinunciare alle prestazioni brillanti, vuole tenere d’occhio anche i consumi.

Il divano è sufficientemente comodo soltanto per due persone, e il bagagliaio non è fra i più capienti della categoria: a differenza delle rivali, questa berlina si sceglie soprattutto per la sportività e per le qualità di guida. Che nell'esemplare in prova erano esaltate da accessori come i cerchi in lega di 18 pollici (in luogo di quelli di 17”, che sono di serie) e il pacchetto Sport, del quale fanno parte pure le sospensioni più rigide.

Un’esclusiva che le rivali non hanno è il sistema Dna, che permette al “pilota” di variare la risposta di controlli elettronici, sterzo e motore agendo su un manettino davanti alla leva del cambio: selezionando Dynamic (le altre posizioni sono la Normal e la All-Weather, dedicata i fondi sdrucciolevoli), acceleratore e sterzo diventano più pronti e l’Esp più “permissivo” ; inoltre, si attiva il differenziale elettronico Q2 (che in curva invia più coppia alla ruota esterna se quella interna inizia a slittare). 

La Exclusive è la versione di punta, e giustifica il suo notevole prezzo con una dotazione che include anche il parziale rivestimento in pelle dei sedili (mentre la “pelle totale” è optional), peculiarità che la più abbordabile Progression non offre (e lo stesso vale per il vivavoce Bluetoooth). Per risparmiare ulteriormente c’è la Progression, che, però, fa rinunciare anche agli utili sensori di distanza, e che ha il “clima” manuale anziché quello automatico bizona

VITA A BORDO
Molto fascino e poca praticità
Ricca di spunti rétro, la plancia è gradevole, tanto più se impreziosita dalla fascia in alluminio che fa parte dello Sport Pack; esteticamente riuscito anche il cruscotto, che, però, non è scevro da riflessi. L’abitabilità è buona soprattutto davanti: sulle sagomate e avvolgenti poltrone si viaggia comodamente. Il divano, invece, ha la parte centrale rialzata e poco imbottita ed è “giusto” per due persone. Sotto la media la capacità di carico: è vero che la botola passante per gli sci è di serie, ma i portaoggetti nell’abitacolo sono pochi e piccoli, e il baule è fra i meno capienti della categoria.

Plancia e comandi

Il cruscotto a binocolo (purtroppo afflitto da qualche riflesso) cita il passato come le comode manopole del “clima”, poste dove alcune Alfa di un tempo recavano la strumentazione aggiuntiva e sormontate da una fila di comandi a bilanciere (fra cui quello per disattivare lo Stop&Start). Ma a riportarci ai giorni nostri ci sono il bene organizzato computer di bordo (che indica pure la modalità del Dna in uso), e i controlli della radio ripetuti al volante che “compensano” la scarsa funzionalità dei piccoli tasti principali. Acquistando lo Sport Pack si ottengono pure la fascia brunita nella plancia e la pedaliera in alluminio (stesso materiale impiegato per il pomello del cambio); optional anche il navigatore, il cui schermo fuoriesce all'avviamento del motore e, se non serve, può essere “richiuso” con un tasto.

Abitabilità

Impreziosite da cuciture rosse, le poltrone anteriori sono avvolgenti ma niente affatto “costrittive”
 (peccato che la regolazione dello schienale sia difficoltosa a causa del poco spazio disponibile intorno alla manopola). Sagomato anche il divano, rialzato al centro e perciò comodo soltanto per due; il bracciolo estraibile dallo schienale cela un pozzetto e un portalattina. Un portaoggetti è ricavato anche nel poggiagomiti fra i sedili davanti, ed è utile perché gli altri vani presenti nell’abitacolo sono piccoli. In ogni caso, il cassetto nella parte destra della plancia è accuratamente rivestito, provvisto di una mensola portalattine e refrigerato; ospita pure gli ingressi Aux/Usb della radio (di serie come il vivavoce Bluetooth).

Bagagliaio

Il vano ha una forma regolare ed è pure provvisto di occhielli di fissaggio e di un gancio appendi borsa. Tuttavia, la forma dell’imboccatura (che va a restringersi inferiormente e superiormente) non favorisce l’accessibilità, considerato pure che la soglia si trova a ben 77 cm da terra e forma un gradino di 22 cm rispetto al piano di carico. Un altro dislivello di 4 cm viene a crearsi ribaltando il divano, operazione che permette di aumentare la capacità da 350 a 1045 litri e di ottenere una profondità utile di 163 cm: si tratta di “numeri” solo sufficienti, superati da quasi tutte le rivali. Positivo, comunque, che la botola passante per caricare gli sci sia di serie.



COME VA
Veloce e silenziosa, ma rigida

Con il Dna in posizione Normal l’Alfa Romeo Giulietta si fa apprezzare per lo sterzo leggero, e pur patendo la rigidità delle sospensioni sul pavé, in città ci si muove agevolmente. Ma è fra le curve che dà il meglio: spostando il “manettino magico” su Dynamic aumenta la prontezza del motore, lo sterzo si fa più diretto e, se necessario, entra in gioco il differenziale elettronico Q2. Le notevoli doti di stabilità si apprezzano anche in autostrada, come pure l’efficacia dell’impianto frenante. Sempre all'altezza delle attese il brioso turbodiesel, che non alza mai la voce e “beve” poco in tutte le condizioni.

Alfa Romeo Giulietta interni.jpg


In città
L’Alfa Romeo Giulietta non è eccessivamente lunga (435 cm) e, con il Dna in posizione Normal, lo sterzo è leggero e favorisce la maneggevolezza: nel traffico ci si muove senza difficoltà. La visibilità concessa dal piccolo lunotto, però, è tutt’altro che eccezionale, e così nei parcheggi in retromarcia è meglio affidarsi ai sensori (che sono inclusi nel prezzo). Piuttosto pronto e parco nei consumi (grazie, anche, allo Stop&Start che lo spegne nelle soste al semaforo), il motore non alza la voce neppure in accelerazione, ma sul pavé “si balla” per colpa delle sospensioni sportive e delle gomme ribassate.


Fuori città

Fra le curve i cerchi maggiorati e le gomme larghe fanno la differenza, complici pure il raffinato retrotreno con sospensioni multilink (permettono un più preciso controllo del movimento delle ruote, perché sono collegate alla scocca con tre bracci anziché due): l’auto è agile, sicura e progressiva anche nelle reazioni al limite, e l’Esp interviene di rado. Con il Dna su Dynamic la spinta del motore, vivace sin dai 1800 giri, diventa ancor più pronta e si mantiene sostenuta sin quasi a 5000 giri (mentre in Normal la progressione si esaurisce attorno ai 4000 giri…); impeccabile pure il cambio. Completano il quadro consumi degni di un’utilitaria.

In autostrada

L’assetto rigoroso e lo sterzo solido si apprezzano pure ad andatura sostenuta: l’incedere della Giulietta è sempre sicuro e i veloci curvoni vengono digeriti senza incertezze. Il comportamento resta facilmente gestibile nelle manovre d’emergenza, quando pure s’apprezzano la potenza e la tenacia dell’impianto frenante. Se non fosse per la rigidità delle sospensioni, che “si paga” su giunzioni e rattoppi, il comfort sarebbe quasi perfetto: il motore (che a 130 orari in sesta lavora a soli 2300 giri) quasi non si percepisce. Bene anche la prontezza in ripresa e l’autonomia, visto che senza particolari accortezze si sta ben sopra i 15 km/l.


PERCHE' SI

Cambio
Abbinato a una frizione tutt'altro che dura da azionare, è ben manovrabile: l’escursione della leva è abbastanza contenuta e gli innesti netti e precisi. Inoltre, la “misura” dei sei rapporti è appropriata alle caratteristiche d’erogazione del motore.

Consumi
Quali che siano le condizioni di utilizzo (città inclusa), il motore si accontenta di poco gasolio: non solo la Giulietta consuma meno delle rivali, ma riesce addirittura a essere più parca di svariate utilitarie (che hanno, ovviamente, prestazioni inferiori).

Freni
Come dimostrano gli spazi d’arresto che abbiamo misurato (a livello di quelli delle “vere” sportive), l’impianto non manca certo di potenza. Ma nell'impiego in condizioni reali se ne apprezzano anche la modulabilità e la notevole resistenza alla fatica.

Guida
Precisa di sterzo e veloce nei cambi di direzione, ha un’elevata tenuta di strada e non si scompone neppure spingendo al limite; inoltre, impostando il Dna su Dynamic, la prontezza del motore aumenta: fra le curve c’è da divertirsi, e senza che la sicurezza venga mai meno.

Linea
All'originalità di alcune soluzioni - come lo scudetto che sembra sospeso al centro del grintoso frontale - unisce equilibrio ed eleganza; riuscita pure la coda: il tetto rastremato e le maniglie posteriori “nascoste” le donano un look da tre porte.

PERCHÉ NO

Accessibilità
La forma discendente del padiglione rende poco agevole l’accesso al divano: soprattutto i passeggeri di elevata statura sono costretti ad abbassare parecchio la testa per evitare di picchiarla contro il montante (peraltro parecchio inclinato).

Baule
L’imboccatura non è il massimo della comodità, perché va a restringersi nella parte inferiore e in quella superiore, e la soglia è alta da terra. Inoltre, la capacità del vano è fra le meno “interessanti” della categoria (soprattutto a divano reclinato).

Comfort
Questa berlina costringe a scegliere “da quale parte stare”: se si cerca sportività, e dunque si aggiungono sospensioni rigide e cerchi maggiorati con gomme ribassate, ci si deve rassegnare a soffrire sullo sconnesso.

Cruscotto

Niente da dire sul design, che è elegante e sportivo. Ma nonostante siano “annegati” dentro due tronchi di cono, tachimetro e contagiri non sono del tutto al riparo dalla luce: in determinate condizioni si formano riflessi che penalizzano la leggibilità.

Portaoggetti
Svuotare le tasche può essere un problema: i ripostigli disseminati nell’abitacolo non sono molti, e anche la loro capienza (soprattutto per quanto riguarda il pozzetto alla base della consolle) lascia a desiderare.

La nuova Alfa Romeo Giulietta - Caratteristiche e novità

La nuova Alfa Romeo - Novità     


AL RITMO DEI MERCATI
- Nel corso di una conferenza a distanza con un gruppo di analisti economico-finanziari, Sergio Marchionne - amministratore delegato del gruppo Fiat - ha preannunciato per il prossimo anno, “probabilmente ad aprile”, la presentazione dei futuri programmi per l’Alfa Romeo. La cosa era attesa per fine anno, ma l’evolversi della situazione economica ha evidentemente indotto il vertice Fiat ad attendere di vedere come chiuderà il 2013 e quali segnali verranno dai mercati all'inizio del 2014.

CAMBIAMENTO DI FONDO - Le vicende economiche degli ultimi anni hanno infatti creato scenari sempre in mutamento, costringendo a cambiare programmi e strategie in tempi brevi. E c’è chi ha sottolineato come il programma preannunciato per il prossimo aprile sarà il quarto elaborato e annunciato in nove anni. Assieme al cambiare al ribasso dei numeri di vendita, ha pesato anche il fatto che in ambito Fiat è anche maturata una strategia del tutto nuova per l’Alfa Romeo, una strategia che vede un posizionamento più in alto del marchio.

NUOVA PIATTAFORMA - Prova ne sia che nonostante appunto le decisioni di fondo debbano essere ancora comunicate il lavoro sulle nuove scelte da compiere è già iniziato, proprio in una location che pare essere una sottolineatura del cambio di visione: nella sede della Maserati a Modena. Del resto il gruppo di ingegneri riferisce direttamente al responsabile tecnico del gruppo Fiat Chrysler che è Harald Wester, anche amministratore delegato Alfa Romeo e Maserati. E chi ama la storia dell’automobile, potrà ricordare che altre Alfa Romeo nacquero a Modena: quelle da corsa realizzate da Enzo Ferrari negli Anni 30. Secondo quanto riportato da Automotive News, che fa riferimento a fonti interne non confermate ufficialmente, a lavorare al nuovo piano è uno staff di tecnici non numeroso. Il loro compito sarebbe quello di mettere a punto il progetto di una piattaforma per auto a trazione posteriore e 4x4, da impiegare per l’Alfa Romeo ma anche per la gamma Chrysler.

I MODELLI IN VISTA - L’idea di fondo è che la nuova piattaforma dovrà supportare il modello medio Alfa Romeo Giulia, berlina e station wagon, quindi l’ammiraglia sostituta della 166 e una Sub di medie dimensioni. Quanto alla tempistica, il lancio del primo di questi modelli dovrebbe arrivare alla fine del 2015 o all'inizio del 2016. Così scrive Automotive News, anche se il lasso di tempo appare un po’ stretto se davvero si tratterà di una nuova piattaforma. Quanto ai modelli Chrysler da sviluppare sulla piattaforma in questione, dovrebbero essere la Chrysler 300 e le Dodge Charger e Challenger. E a proposito di scenari americani, tutto il programma avrebbe come condizione il lancio delle nuove Alfa Romeo “posteriori” anche sul mercato nordamericano.

AMBIZIONI PIÙ ELEVATE - Dunque, se lo staff tecnico operante a Modena è impegnato su un piano di lavoro del genere, c’è da credere che in realtà la volontà di massima sia già chiara: l’Alfa Romeo sarà collocata sul mercato con ambizioni più elevate, in cui l’impostazione a trazione posteriore costituirà un elemento importate per poter andare a sfidare i marchi di prestigio tedeschi. Da valutare prima di aprile - mentre i tecnici elaborano i progetti di massima e ne valutano la fattibilità - probabilmente è l’evolversi prevedibile degli scenari sia commerciali che industriali, per arrivare alle decisioni esecutive nella necessaria sicurezza.

PERCHÉ L’ALTO DI GAMMA - Come più volte affermato, la nuova collocazione del marchio Alfa Romeo non è una questione dettata da logiche di passione o di invaghimento. Tale scelta viene vista come l’unica capace di portare l’Alfa Romeo in acque economicamente sicure, quelle in cui navigano le marche che producono vetture di prestigio, spesso con personalità dalla forte componente sportiva, perché queste sono le auto in grado di produrre fatturati e margini consistenti. Un po’ per il valore aggiunto che propongono, un po’ perché vendibili su tutti i mercati (Usa in testa).

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